mettendo a frutto ognuna le propria esperienze ed i loro prodotti, lottano ogni giorno per rivalutare il territorio per il bene comune.
Oggi vi parlo di consorzi e cooperative.
In realtà vi parlo di una forma molto antica di collaborazione nata per far fronte alle avversità molto tempo addietro nella storia;
ricordatevi l'accenno che vi feci parlando dell'epoca feudale sulla nascita dei salumi per esempio.
La scorsa settimana sono stata invitata in Emilia Romagna a toccare con mano questa realtà che si è trasformata, nel tempo, per crearne un brand attraverso un progetto nazionale di confcooperative fedagri : vi parlo di '' QUIDANOI''.
Un marchio che non è un franchising, bensì un marchio identificativo che parla della storia dei singoli dove anche i più piccoli vengono valorizzati in eguale forma,
si sono uniti per compensare le carenze e le manchevolezze del mercato,
permettendo la distribuzione di prodotti di qualità sul mercato globale, ma non solo.
Storie italiane di persone di territorio e di cibo
Bisogna solo crederci.
Vi racconterò di come si è ridato dignità a certi marchi, vi racconterò con immagini ed alcuni accenni, di come nulla che natura offre va sprecato e viene integrato tutto in cicli produttivi creando mercato e posti di lavoro,
vi racconterò di un Italia che esiste e che sta a noi farla rifiorire perchè il mercato ci dà cosa noi chiediamo, quindi siamo noi a fare la differenza.
E dopo la premessa vi parlo delle realtà che ci son state spiegate passo passo iniziando dalla prima tappa che è stata Conserve Italia da Fabio Oronti,
ci ha illustrato con malcelato orgoglio il processo produttivo, nei dettagli, di come tutta la frutta viene trasformata nei prodotti che troviamo in vendita,
passando attraverso una cernita accurata della materia prima che viene dalle 49 cooperative consorziate, per poi essere trasformata in purea, pastorizzata e rilavorata fino al prodotto finale senza mai uscire dalle vasche di conservazione.
Tutto il processo viene controllato attraverso condotti gestiti da una sala computerizzata e controllati manualmente in un laboratorio analisi, con frequenza regolare, prima di essere imbottigliato ed imballato per la vendita.
Conserve Italia produce marchi come Valfrutta, Yoga e Cirio che è stata ripresa in mano e riqualificata, dopo le brutte vicessitudini, dalle persone che la producono,
quindi rimetto di certo nel carrello con piacere il marchio.
I tempi erano stretti e dovevamo scappare, ma c'era una cosa importante alla quale voleva prestassi attenzione, guardate che bello il tappo d'artista!
Legati a Conserve Italia per il prodotto fresco c'è Agrintesa, altra realtà di gente che produce e dove tutti, grandi e piccoli vengono trattati in egual misura.
Nel piazzale c'è andarivieni di grossi camion affiancati da quelli dei piccoli produttori, ed è un bel vedere.
Cristian Moretti ci racconta di come vengono gestiti anche i tempi di raccolta tra i produttori per non perdere la qualità del prodotto messo in commercio.
E qui una mia considerazione tutta personale:
produciamo merce di prima qualità che viene pagata pochi centesimi a loro per poi trovare nelle grandi catene di distribuzione merce che arriva da paesi lontani,
merce che viene raccolta non ancora matura e che viene messa sui banchi a prezzi anche abbastanza alti e non troviamo i prodotti italiani o li troviamo a prezzi esorbitanti,
qualche domanda me la pongo
la cosa certa è che mi arrabbio non poco quando compro delle 'cime di rapa' che hanno solo foglie a 2,50 a kilo o limoni che arrivano dall'Argentina e qui mi fermo.
Agrintesa poi è anche un ottimo produttore di vini di eccellenza prodotti con le uve locali e maturati in barrique che troviamo nei punti vendita condivisi,
vi invito a visitare il loro sito Cantine Intesa per saperne di più.
Chiudo l'articolo con l'Agriturismo Corte d'Aibo a Monteveglio, nel cuore del parco dell'Abbazia, dov'eravamo ospiti.
Se volete fare una vacanza in mezzo alla natura e degustare le delizie della zona è il posto che fa per voi.
Producono e cucinano tutto loro e fanno anche un vino senza solfiti che è un nettare, il tutto nel contesto dei colli bolognesi in un oasi di vera pace.
Vi ingolosiranno con piatti tradizionali, pasta fatta in casa naturalmente da chi la sfoglia la fa davvero bene, ho gustato tra le altre cose un guanciale di maiale in salsa di vino e cipolle che si scioglieva in bocca .. una festa per il palato,
per non parlare della cortesia di tutti e delle bellissime camere, la mia col soppalco poi era una bellezza... andate a trovarli!
e vi lascio alla lettura in attesa del secondo articolo.
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