Questo viaggio mi ha permesso di conoscere anche delle realtà artigianali, uniche nel loro marchio, in un contesto ancora di azienda famigliare che mi hanno allargato il cuore.
La cosa più bella delle cooperative è che permettono a certe unicità di mantenere la propria identità senza venire assorbite ed industrializzate.
Storie italiane di persone e di cibo in Emilia-Romagna si conclude
Parliamo di Olio Extravergine di Oliva
Sicuramente unica la realtà delle Terre di Brisighella coi suoi prodotti dove spicca per eccellenza l'olio esclusivamente prodotto dalla millenaria 'Nostrana di Brisighella':le olive degli uliveti del luogo, raccolte rigorosamente a mano e lavorate a non più di 5 ore dal raccolto,
il tutto sotto l'occhio attento di Franco Spada che ci ha incantati col suo racconto e la dimostrazione di come avviene la molinatura fino allo scaturire di uno splendido olio verde smeraldo, denso e profumato.
Olio davvero unico che abbiamo imparato a degustare alla giusta temperatura con l'olfatto ed il gusto, dal sentore erbaceo che gustato poi su una crema legumi fa rinascere.
E sono tante le delizie nostrane che ho degustato:
una nota per il formaggio di fossa dei F.lli Fabbri tipico dell’Appennino tosco-romagnolo, baluardo di una maturazione in grotta che, aimè, va scomparendo, che ne determina il sapore e la genuinità.
E poi vi racconto di una birra che non è solo buona,
andiamo a SanGiovanni in Persiceto a trovare Daniele che ci racconta una realtà davvero intensa.
Parliamo del Birrificio La Vecchia Orsa che nasce nel 2008 da un'idea dei soci della cooperativa sociale FattoriAbilità Onlus per dare opportunità concrete di crescita personale alle persone fisicamente svantaggiate con una formula nuova di inserimento lavorativo.
Daniele ci racconta con passione tutto il processo di lavorazione di queste ottime birre partendo dalla spiegazione dei 4 tipi di tostatura del malto utilizzati per i diversi bland
(mi perdonerà se non è esatto il termine, ma assaggiando assaggiando credo di aver fatto confusione con gli appunti )
Ci ha aperto un frigorifero per farci vedere il luppolo compresso (pare pellet) e sono stata avvolta da un profumo che vorrei trasmettervi qui,
non sapevo che il luppolo si dovesse conservare ad una temperatura costante di meno 15° e che poi va usato in bollitura, o fermentato a freddo per un aroma più amaro...
E qui mi fermo, andate a trovarli che Daniele è esaustivo a riguardo oltre che ad essere simpaticissimo!
La realtà per i ragazzi disabili si estende anche nel contesto di un ristorante che non vi dovete perdere assolutamente se siete nelle vicinanze di Bentivoglio nei pressi di Bologna, si mangia divinamente, alla Locanda Smeraldo gestita dalla Cooperativa sociale Anima, posta nella cornice di un parco che sarebbe stato bello fotografare, ma era già notte, ci tornerò davvero con tanto piacere!
Ed ho lasciato a chiusura la cooperativa agricola CLAI (Cooperativa Lavoratori Agricoli Imolesi) raccontataci da Fabrizio Facciani.
Viste le polemiche degli ultimi giorni vorrei ricordare che non è la carne italiana a far male, fanno male gli eccessi come per tutte le altre cose, siano essi alimenti, bevande o quant'altro.
Inoltre, dico da parecchio sui miei articoli, che lo spauracchio della carne di maiale è una leggenda metropolitana, anche se molte volte si fanno orecchie da mercante.
I controlli alle quali tali carni vengono sottoposte ci fanno stare al sicuro,
sicuramente lo sono se provengono da cooperative come la CLAI che dal 1962 distribuisce in tutta Italia le carni dei propri produttori ed i salumi;
ma non solo,
in vendita si trova sul fresco anche la pasta ripiena (agnolotti, tortellini..) con la pasta fatta rigorosamente a mano dalle sfogline di zona.
E tanta è davvero l'offerta,
tra i salumi c'è anche un accorgimento particolare per gli intolleranti al lattosio per esempio.
Ora che abbiamo toccato insieme con mano queste realtà possiamo decidere di essere più consapevoli,
come ho detto in apertura, siamo noi a decidere:
quello che il mercato ci offre è quello che noi domandiamo,
se decidiamo di non essere passivi ed esigiamo chiarezza e serietà, avremo sicuramente delle risposte migliori.
Evitiamo semplicemente di acquistare quello che il mercato reclamizza con voce forte, perchè sicuramente dietro troveremo l'inganno.
Sottovalutare la materia prima dei prodotti equivale a non curarsi di noi stessi e della nostra salute che nasce veramente da quello che mettiamo in tavola,
quindi mettiamo discernimento e consapevolezza nel carrello della spesa e ne trarremo sicuramente beneficio.
I prodotti sani, di stagione e a kilometro zero li troviamo e sono molti i modi di cucinarli che giornalmente vi propongo, approfittatene!
Ringraziamenti
Vorrei ringraziare oltre tutte le persone citate nei 3 articoli, anche gli staff che le hanno affiancate durante la nostra visita con la loro gentilezza.
Ringrazio Qui da Noi
in particolare nelle persone di
Antonio Ferraguti Direttore di Fedagri Emilia-Romagna
e Davide Pieri che ci ha fatto molto simpaticamente da cicerone.
Ringrazio poi con affetto tutto personale
Rossana Turina, Irene Bongiovanni e Maria Antonietta Grassi per avermi voluta in questa bellissima esperienza
Ed un abbraccio ai miei compagni di viaggio che, con la loro simpatica compagnia, hanno reso ancora più belle queste 3 giornate di tour.
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