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martedì 11 marzo 2014

Calamari al profumo di limone su crema di verdure

Calamari ancora protagonisti sulla nostra tavola, prediletti per il loro sapore ma anche per il loro basso contenuto calorico e del relativamente alto indice di sazietà diventano un ottima fonte di proteine è quindi adattissimo alle diete,

ve li presento in questa semplicissima ricetta che vi propongo con una base di broccoli che potete sostituire anche con piselli o ceci senza alterarne di molto il risultato


Calamari al profumo di limone su crema di verdure in questo caso una crema di broccoletti ricetta light

giovedì 24 ottobre 2013

Gnocchetti all'acqua di farina di ceci in salsa di porri e zucca

Gnocchetti all'acqua di farina di ceci in salsa di porri e zucca

voglio dedicare questa ricetta a Cristina che da un pezzo m'ingolosiva coi suoi gnocchi all'acqua , li ho provati in questa versione molto vegetariana dove ho bilanciato le proteine usando la farina di ceci, il prodotto è un piatto delicatissimo dal sapore bello rotondo che vi consiglio di provare


Gnocchetti all'acqua di farina di ceci in salsa di porri e zucca

Gnocchetti all'acqua di farina di ceci in salsa di porri e zucca

venerdì 1 febbraio 2013

Stufato di cavolini di Bruxelles e ceci

Eccovi un piatto vegetariano molto ricco di vitamine, sali minerali e proteine vegetali, considerando che parlando di verza parliamo di un vero concentrato energetico: contiene infatti vitamine: A, B1, B2, B6, C, D, E, K, PP, ma anche bromo, calcio, cobalto, ferro, fosforo, iodio, rame, manganese, magnesio, potassio, zinco, zolfo, clorofilla che favorisce la produzione dell'emoglobina ed e' utile per curare l'anemia, diversi aminoacidi, mucillagini e saponine, l'acido folico indispensabile per la gravidanza.
l'alta presenza di zolfo è predominante nel suo odore in cottura, ma proprio per le sue proprietà benefiche pongono  quest'ortaggio tra quelli più completi e ricchi di nutrienti,
e che dire dei ceci!

Sono una buona fonte di acidi grassi essenziali, contengono un buona percentuale di carboidrati, e sono nutrienti e digeribili. Un etto di ceci cotti apporta solo 120 calorie, ma fornisce molte vitamine, proteine e minerali, soprattutto ferro e calcio (117 mg per 100 g.)
I ceci contengono un 45% ca di carboidrati, un 21% ca di proteine ed un 6% ca di grassi soprattutto polinsaturi, vitamina A, amido, Ferro, Calcio e vitamine del gruppo B.

Ovviamente contengono molta fibra, l'uso regolare dei ceci, come gli altri legumi, aiuta a mantenere il livello di colesterolo cattivo entro i limiti “sani”
vediamoli in questo piatto davvero gustoso


Stufato di cavolini di Bruxelles e ceci ricetta vegetariana

venerdì 2 novembre 2012

Gamberoni mantellati di lardo su tortino di patate e velluto di ceci

Volendo fare un piatto un po' più ricco da utilizzare per delle occasioni speciali... che ne pensate di provare questa ricetta con un titolo che la spiega praticamente tutta

un po' articolata, ma semplice nella realizzazione si presta molto bene nelle feste e la consiglio per una cenetta intima, magari in occasione di San Valentino che ne dite?


Gamberoni  mantellati  di lardo su tortino di patate e velluto di ceci ricetta speciale

sabato 27 ottobre 2012

Crema di ceci

Crema di ceci

I ceci sono una buona fonte di acidi grassi essenziali, contengono un buona percentuale di carboidrati, e sono nutrienti e digeribili. Un etto di ceci cotti apporta solo 120 calorie, ma fornisce molte vitamine, proteine e minerali, soprattutto ferro e calcio (117 mg per 100 g.)
I ceci contengono un 45% ca di carboidrati, un 21% ca di proteine ed un 6% ca di grassi soprattutto polinsaturi, vitamina A, amido, Ferro, Calcio e vitamine del gruppo B. 

Ovviamente contengono molta fibra, l'uso regolare dei ceci, come gli altri legumi, aiuta a mantenere il livello di colesterolo cattivo entro i limiti “sani”

perchè non provarli in questa deliziosa crema, ottima anche come accompagnamento ad altri piatti???


crema di ceci ricetta per una zuppa golosa ottimo confortfood

crema di ceci

giovedì 18 ottobre 2012

Ceci allo zafferano

Ceci allo zafferano 

sapevate che... lo zafferano (in arabo 'za-faran') giunse in  Sardegna portato dagli spagnoli che a loro volta l'avevano avuto dagli arabi

nell'isola si stimano circa 350 ettari coltivati con questo splendido aroma dei quali 19 concentrati nella zona di San Gavino Monreale nel cagliaritano, ingrediente essenziale per  produrre il famoso liquore, il Villacidro

ha una funzione digestiva e depurativa utile a combattere le infezioni intestinali, ottimo antiossidante grazie ai carotenoidi che si legano ai radicali liberi e li neutralizzano migliorando le difese immunitarie, inoltre pare agisca anche contro lo stress
ottimo in moltissime preparazioni gastronomiche, 

proviamolo in questa ricetta davvero semplice e di gusto


Ceci allo zafferano ricetta di legumi della tradizione sarda

Ceci allo zafferano


ingredienti

  • 300 gr di ceci già bolliti 
  • 150 gr di polpa di pomodoro
  • 2 bustine di zafferano o una decina di pistilli
  • 1 cipolla
  • 1 peperoncino tondo
  • 1 foglia di alloro
  • olio evo
  • sale

per la mia variante

  • 8 polipetti o moscardini



Ceci allo zafferano ricetta di legumi stufati in coccio
Ceci allo zafferano


prepariamo i Ceci allo zafferano 


dopo aver lasciato a mollo i ceci per 12 ore o anche più, li facciamo bollire a fiamma dolce rigorosamente senza sale con una foglia d'alloro per almeno 1,30 ore. li sgoccioliamo consevando un po' del liquido di cottura, togliamo l'alloro e li teniamo in parte

consiglio
faccio solitamente quest'operazione per un sacchetto da 500 gr di secchi , conservo l'eccedenza tranquillamente in freezer per altre preparazioni

In una casseruola ottima se di coccio, facciamo imbiondire la cipolla con 2/3 cucchiai d'olio ed aggiungiamo la polpa di pomodoro ed il peperoncino tagliato a metà, saliamo e lasciamo cuocere per una decina di minuti rimestando

stemperiamo ora lo zafferano in un po' del liquido di cottura dei ceci (se usate i pistilli mettetelo 10 minuti prima) e lo versiamo nella salsa riportando a temperatura
in ultimo aggiungiamo i ceci che lasciamo stufare coperti fino a raggiungere la consistenza voluta, aggiungiamo liquido se necessario
possiamo usare questo piatto come contorno


Ceci allo zafferano con polipetti ricetta piatto unico
Ceci allo zafferano alla Ricettosando

per la variante Ricettosando
 io lo utilizzo anche come base per seppioline o totani che avrò fatto saltare un minuto in padella ed aggiunti all'ultimo minuto per prendere il sapore,
oppure polipetti cotti direttamente in casseruola subito dopo i ceci 
ottimo una spolverata di prezzemolo fresco per servire


sabato 14 luglio 2012

Pasta e ceci

Pasta e ceci

I legumi (che trovate descritti meglio qui)I ceci sono una buona fonte di acidi grassi essenziali, contengono un buona percentuale di carboidrati, e sono nutrienti e digeribili. Un etto di ceci cotti apporta solo 120 calorie, ma fornisce molte vitamine, proteine e minerali, soprattutto ferro e calcio (117 mg per 100 g.)

I ceci contengono un 45% ca di carboidrati, un 21% ca di proteine ed un 6% ca di grassi soprattutto polinsaturi, vitamina A, amido, Ferro, Calcio e vitamine del gruppo B. Ovviamente contengono molta fibra, l'uso regolare dei ceci, come gli altri legumi, aiuta a mantenere il livello di colesterolo cattivo entro i limiti “sani”.

La pasta fatta in casa con i ceci una vera colonna della nostra cucina, da sempre pasta e legumi ne sono stati  fondamento, pare che l'origine sia degli antichi romani che l'hanno poi lasciata nel loro passaggio, tant'è che ogni regione ha la sua versione
io vi lascio quella che piace fare a me ^^


Pasta e ceci ricetta per una zuppa sana con pasta fatta in casa

Pasta e ceci

lunedì 4 giugno 2012

Cous cous arabo con stufato di manzo

adoro la cucina etnica e volevo provare una ricetta araba di cous cous , mi sono affidata ad una ricetta presa da un libro...forse non è esattamente come la fanno loro ma...  volete provarla con me??? è ottima


Cous cous arabo con stufato di manzo

Cous cous arabo con stufato di manzo


ingredienti
200 gr di cous cous
800 gr di carne di manzo (ottima la mascella)
1 cipolla
2 pomodori
80 ml d'olio evo
zafferano
coriandolo
paprica
sale e pepe
mezza cipolla di Tropea per la cottura del cous cous
500 gr di ceci che avremo precotto in precedenza


Cous cous arabo con stufato di manzo

Cous cous arabo con stufato di manzo


procediamo
prepariamo il cous cous mescolato con un paio di cucchiai d'olio evo, sale e pepe in una ciotola dove lo mescoleremo per bene e ricopriremo d'acqua fredda, lasciamo riposare qualche minuto e lo sgraniamo con le mani
nel frattempo prepariamo sul fondo di una couscoussieré o di una pentola che cucina a vapore: l'olio, la cipolla in battuto,i ceci, lo zafferano, i semi di coriandolo pestati a mortaio, la paprica e la carne tagliata a tocchetti (come per lo spezzatino)
prepariamo in parte il pomodoro in dadolata e lo lasciamo colare
aggiungiamo la cipolla di tropea al cous cous e lo mettiamo nella parte alta della couscousieré
copriamo tutto con i litro circa d'acqua e portiamo a bollore
lasciamo stufare per 30 minuti coperto
a questo punto aggiungiamo il pomodoro colato alla carne, rimettiamo il cous cous risgranato sulla pentola e continuiamo la cottura per altri 30 minuti circa senza il coperchio, 
serviamo in un piatto su una base di cous cous la carne irrorandola col sughetto


Cous cous arabo con stufato di manzo

Cous cous arabo con stufato di manzo


nota sul cous-cous alla marocchina

 1- l'acqua con cui si bagna il couscous è fredda e non si lascia riposare, si bagna, si sala, si sgrana e si mette nella cuscussiera
 2- nella cuscussiera non va null'altro che il couscous, le cipolle, zafferano ecc, si mettono con la carne, verdure eccetera 
3- la carne e verdure o quallo che vuoi si cuociono a parte e non nel fondo della couscoussiera 4- ma è solo questione di forma, il couscous si serve tutto in un piatto grande da portata con sopra la carne eccetera e il brodo di cottura si serve a parte in una ciotola. E i ceci ci vanno sempre!!! e alcune verdure pure, qui in Marocco sempre 7 verdure, in altri paesi cambia. ecco qui, spero di averti aiutato! :* 
3- il couscous commerciale precotto si cuoce e si sgrana due volte A CALDO(dopo ogni cottura di circa venti minuti, lo passi in un gran piatto e non aspetti che raffreddi, aggiungi olio e burro chiarificato e sgrani CON LE MANI, mai con forchetta, poi, ancora caldo, lo rimetti nella cuscussiera e lo ricuoci) con un poco di olio e del burro chiarificato in piccole quantità. Il couscous tradizionale non precotto, la stessa cosa ma tre volte


domenica 1 gennaio 2012

Legumi o leguminose

Legumi o leguminose

I legumi sono alimenti plastici (costruttivi) ricchi di energia

Freschi, ma soprattutto secchi, i legumi sono ottime fonti di proteine: quelli secchi ne contengono infatti una quantità all'incirca pari, o anche superiore a quella della carne (anche se la qualità è inferiore) e doppia rispetto a quella dei cereali. 
Sebbene di origine vegetale, queste proteine apportano alcuni aminoacidi essenziali (come lisina, treonina, valina e triptofano) in discreta quantità, superiore a quella presente nelle proteine dei frumento, del mais e del riso. 
Queste ultime, d'altra parte, contengono buone dosi di aminoacidi solforati, che sono invece scarsi nei legumi. 
Da tutto ciò deriva l'importante considerazione di ordine pratico che l'associazione di cereali o loro derivati (pane, pasta, riso, ecc.) con i semi di leguminose è molto razionale, in quanto i due patrimoni proteici, entrambi incompleti, si integrano e si riequilibrano vicendevolmente, fino a mettere a disposizione dell'organismo, per le sue necessità di costruzione e di riparazione di tessuti e di molecole, una miscela proteica il cui valore biologico è paragonabile a quello delle proteine animali. E' quanto avviene in tanti piatti tradizionali della cucina mediterranea, quali pasta con fagioli e pasta con ceci, nonché nel riso con piselli, ecc..

Allo stato secco i legumi hanno un elevato contenuto - intorno al 50% in peso - di glucidi (carboidrati), rappresentati prevalentemente da amido, oltre che da pentosani, destrine, galattani ecc.. Il valore calorico quindi è elevato, e fa di questi alimenti una ottima fonte di energia.


legumi ricchi di  proteine nobili e base per ottimi piatti

Legumi o leguminose


lunedì 5 dicembre 2011

Zuppa di cozze e ceci

Zuppa di cozze e ceci

decisamente deliziose le cozze, gustiamole in questa semplice zuppa con i ceci

Zuppa di cozze e ceci ricetta di pesce

Zuppa di cozze e ceci

Trippa con fagioli

Per gli interessati all’anatomia bovina, 
la trippa (o rumine) altro non è che uno dei quattro stomaci (quello più liscio) del bovino. 
Gli altri sono il reticolo (con la forma a nido d’ape), l’omaso (detto foiolo, millefoglie o centopelli) e l’abomaso (il lampredotto).

Un classico cucinata con i fagioli, provatela anche coi ceci, vediamo la ricetta

Trippa con fagioli e trippa coi ceci ricetta tradizionale

Trippa con ceci


martedì 29 novembre 2011

Farinata genovese

Una curiosità su questa ricetta è la leggenda che racconta che per casualità nel 1284, quando Genova sconfisse Pisa nella battaglia della Meloria;
le galee genovesi, cariche di vogatori prigionieri si trovarono coinvolte in una tempesta,
alcuni barilotti d'olio e dei sacchi di ceci si rovesciarono, inzuppandosi di acqua salata.
le provviste erano poche quindi si recuperò il possibile e ai marinai vennero date scodelle di una purea informe di ceci e olio.

Nel tentativo di rendere più appetibile la cosa alcune scodelle vennero lasciate al sole, che asciugò il composto in una specie di frittella.
Rientrati a terra i genovesi pensarono di migliorare la scoperta improvvisata cuocendo la purea in forno è risultò un piatto davvero saporito che, per scherno agli sconfitti, venne chiamato l'oro di Pisa.

Farinata genovese ricetta originale


sabato 26 novembre 2011

Zuppa di castagne e ceci

Tempo d'autunno che ne dite di riportare le zuppe delle nostre nonne in tavola??? 
Vediamo questa favolosa ricetta che ne riporta i sapori ed i profumi ricca di tutte le proprietà dei ceci e delle castagne


Zuppa di castagne e ceci ricetta primi piatti

domenica 13 novembre 2011

Frejoles saltados (Perù)


questo è un piatto che può essere un alleato svuotafrigo... tutto da provare



ingredienti:

riso bollito a vapore
300 gr ceci o fagioli
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
passata di pomodoro
salvia o prezzemolo
sale e pepe
olio evo

procedimento

prepariamo il riso bollito a vapore e lo lasciamo raffreddare

nel frattempo prepariamo il battuto di cipolla ed aglio che lasceremo imbiondire in padella dove aggiungeremo i ceci (o fagioli) lessati in precedenza
facciamo insaporire ed aggiungiamo il pomodoro e lasciamo stufare per una decina di minuti
spolveriamo con prezzemolo tritato
mescoliamo con il riso e mettiamo tutto a raffreddare steso su una placca ben compatto

prepariamo con un coppapasta delle forme che andremo a friggere con olio (compattate bene il composto)

serviamo con salsa piccante e seppioline al pomodoro




giovedì 10 novembre 2011

Zuppa di ceci e carciofi


Ingredienti:

3 carciofi,
300 gr di ceci,
2 carote,
1 costa di sedano,
1 spicchio di aglio,
rosmarino,
½ scalogno,
½ bicchiere di vino bianco,
olio,
prezzemolo,
sale e pepe.


Procedimento:

Mettete a bagno i ceci per almeno 12 ore (la sera prima). Fate una precottura di circa 1 ora in acqua non salata, scolateli e lasciateli raffreddare conservando il brodo.

Pulite bene i carciofi, eliminando le foglie rovinate e più dure e anche la peluria interna, pulite esternamente anche il gambo, con il pelaverdura, cotto è un buon addensante.

Tagliare i carciofi a fettine fine.

In un tegame con olio, soffriggere aglio, scalogno, carote e sedano ora aggiungere i carciofi, cuocere per 5 minuti e sfumare con il vino.

Aggiungete i ceci con l'acqua della loro cottura, portate a bollore e continuate la cottura per circa 30 minuti.
Aggiungete un rametto di rosmarino (se usate legumi che avete preparato precedentemente userete del brodo vegetale).

Passate ora al setaccio una parte di ceci ed i gambi dei carciofi, per far addensare la zuppa.

Dopo di che aggiustate di sale e pepe a piacere e spolverate con il prezzemolo tritato, due minuti per insaporire e servite ben calda con una aggiunta di parmigiano.
;)

translated by Cecilia Conti

Chickpea and artichoke soup

3 artichokes

300 gr dried chickpeas

2 carrots

1 celery stalk

1 garlic clove

1 rosemary sprig

½ shallot

½ liter vegetable stock

½ glass white wine

extra virgin olive oil

chopped parsely

salt and pepper

Soak the dried chickpeas in cold water for one night. Cook them for 1 hour in fresh water (without any salt).

Prepare the artichokes by cutting off the hard leaves and skinning the stalk, leaving only whiter inner part. Cut off also the top of the leaves. Now slice the artichokes thinly.

Heat some olive oil in a large saucepan, and brown the peeled garlic clove and the chopped celery stalk, carrots and shallot. Add the artichokes, add the wine and let it evaporate. Now add the chickpeas with their broth, add salt to taste, a rosemary sprig, and let simmer for about thirty minutes. Now mash part of the chickpeas and the artichoke stalks, put it back into the saucepan, let simmer for another 5 minutes, sprinkle with chopped parsley and serve. You can add some grated parmesan cheese, if you like.

giovedì 3 novembre 2011

Panelle


È uno dei più classici e antichi esempi del mangiare di strada dei Palermitani. In Sicilia, ma in particolare a Palermo, questo semplice e prelibato panino imbottito lo possiamo trovare facilmente, in ogni angolo di strada, nelle friggitorie (panellari). C’è da considerare che quelli da noi chiamati semplicemente “panellari”, sono la continuazione di un mestiere antico di secoli,dal tempo dei saraceni . In quel periodo di occupazione araba a loro seguito giunsero anche gli Ebrei bravi nell’utilizzo dell’olio. Gli ebrei abili commercianti aprirono già allora friggitorie capace di offrire (piccoli pesci, melanzane, carciofi, broccoletti e ciambelle di loro tradizione . Con l’editto del 1250 circa da parte dell’imperatore Federico II della chiusura dei forni pubblici, perché erano gestiti da discendenti dei saraceni. I nostri amici genovesi che avevano una rappresentanza commerciale in città ,siamo al tempo delle città marinare, con la chiusura dei forni pubblici non potevano più portare a infornare il loro piatto favorito,la farinata.( I forni arabi erano bassi e a bocca larga,cosa che non avevano i forni privati piccoli,con una piccola entrata.) Visto che questi magazzini ai tempi erano vicino al ghetto, colsero l’occasione di provare a friggere questo impasto che veniva versato in una forma di creta detto pane ,per dare una certa misura costante e quindi fritto. Prendendo nome dalla forma e quindi panelle. Conclusione le panelle sono la conseguenza politica della trasformazione della farinata Ligure.
nota di Nicolò Cisarò




Ingredienti:


500 grammi di farina di ceci

1,5 litri circa di acqua

Sale e pepe q.b

Un ciuffo di prezzemolo tritato

Olio di semi per friggere


Procedimento:


Far sciogliere a freddo la farina di ceci,con sale e pepe.

Passare l’impasto in setaccio per evitare grumi.

In un tegame,cuocere a fuoco basso,mescolando continuamente per evitare che l’impasto si attacchi alle pareti,sino a giungere a una crema morbida e compatta,infine aggiungere a fuco spento il prezzemolo.



Non essendo dei bravi panellari , verseremo in una terrina oliata il composto per farlo raffreddare lisciando bene la superficie.

una volta raffreddato, con un coltello lungo e piatto, taglieremo delle fattine di circa 4 mm….che poi andremo a friggere in olio bollente..

;)

martedì 25 ottobre 2011

Le farine... queste magiche, impalpabili amiche

le farine sono moltissime, le più conosciute sono quelle di grano tenero ossia la 00 e 0

  • la 00 usata praticamente per tutto ma adatta sopratutto per i dolci, 
  • la 0 usata,  per pizze e focacce, 
  • e la semola di grano duro. 

Sono due specie vegetali diverse
entrambe  appartenenti alla famiglia delle gramineae sono frutti di incroci tra le varie specie esistenti, la differenza consiste nel fatto che il grano tenero  ha una serie di cromosomi assenti nel duro: 28 nel duro, 42 nel tenero
questo fa si che  l'impasto ottenuto con il grano tenero presenti buona estendibilità e tenacità medio/bassa, mentre quello ottenuto da grano duro è generalmente caratterizzato da tenacità elevata e da minore elasticità che si usa per la pasta ma non solo...
esempio io la uso come panatura ed è fantastica se miscelata con farina di mais (per la polenta) e pane grattuggiato....
o per fare i gnocchi alla romana o le pappine per i bambini dolci.....la farina di riso... ottima per i dolci, ma va mescolata con la 00, la maizena... ha molteplici impieghi, uno di questi per fare il roux, o per addensare salse, le farine integrali poi sono innumerevoli... soia, farro, integrale di grano.... possono essere (come nel caso della torta) sostituite ad un terzo dell'impiego indicato nella ricetta, ne va a vantaggio sapore e dieta.... CROCE SUL CUORE... riporto a breve l'argomento meglio
vedi anche su FOCACCIA MORBIDA E BASE PER LIEVITO MADRE qui


farina 00 di grano tenero

Una farina 00 ha subito una processo di macinazione più lungo, è stata sottoposta alla molitura un numero superiore di volte rispetto a quella 0. Si può dire quindi che sia più raffinata rispetto a quella 0. Oltre che a essere più finemente macinata ha anche delle caratteristiche nutrizionali e chimiche leggermente differenti. 

La farina 00 risulta maggiormente epurata dalle scorie del rivestimento esterno del chicco e quindi contiene una quantità più bassa di sali minerali, cellulosa e glutine rispetto a quella 0.

Che cos’è il glutine?

Il glutine è un complesso proteico elastico costituito dalle proteine del frumento (gliadine e glutenine) associate tra loro con diveri tipi di legami (covalente e non covalenti, interazioni idrofobiche)

Il glutine è costituito soprattuto da proteine (85%) poi amido, lipidi e acqua (5%). Nella cariosside del frumento (nel chicco)
non si ritrova glutine, questo si forma solo dopo l’idratazione con acqua. Il glutine ha quindi caratteristiche diverse in base a piccole variazioni di queste percentuali ed è anche questo che differenzia una buona farina da un’altra.

Quando parliamo di farina intendiamo riferirci alla farina di frumento tenero, ma le farine alimentari sono molteplici.
Alcune di queste sono inadatte alla panificazione, altre ben si prestano ad essere miscelate con la farina di frumento per un risultato, a volte eccellente.
faccio un'appunto sulla farina di manitoba che è  un mix di farine di grano tipo 0 con circa15 gr di proteine, serve a potenziare le farine più deboli, abbiamo farine con valori equivalenti anche noi provate nei mulini

La farina di segale:
è abbastanza povera di glutine, ma ricca in ferro, fosforo e vitamina B ed il pane che ne deriva è compatto, con tendenza all'umidiccio. Talvolta è miscelata alla farina bianca per conferire al pane un certo sapore di acido o per rendere gli impasti un po' più elastici.
Per le percentuali si va da un terzo a due terzi di farina di segale su farina bianca, ma questo varia con il risultato desiderato. E' molto usata nei pani speziati del nord Europa.
Il pane di segale si conserva a lungo ed ha proprietà calmanti e lassative.


farina di mais

La farina di mais:
il pane realizzato con la farina di mais è particolarmente dolce. Si utilizza a volte miscelato con la farina di grano per rendere più nutriente e digeribile il pane comune.


La farina di avena :
dona un pane dolciastro, elastico che ha la capacità di saziare rapidamente. Essendo ricca di proteine e di sali minerali, il pane è molto energetico. Si consiglia di mescolarla perlomeno per metà con la farina di frumento in quanto è di difficile digeribilità e se ne sconsiglia l'uso ai soggetti ipertesi.

La farina d'orzo:
si usa spesso per addolcire il pane. Se ne consiglia il taglio con due terzi di farina di frumento con un risultato di un pane rustico e dolcastro. Si usa anche per rendere il pane più morbido e talvolta la si tosta in padella.
La si aggiunge talvolta al pane di segale per conferire un sapore più gradevole.

La farina di grano saraceno:
è una farina molto nutriente che fornisce un pane "consistente", rustico e pesante, dal sapore un po' amarognolo.

La farina di farro:
è una farina molto ricca e digeribile, è quasi priva di glutine. Fornisce un buon pane dal delicato aroma di noci.

La farina di miglio:
dà un pane dal sapore delicato, ben digeribile, ricco di proteine e minerali, ma nel complesso è un po' insapore, tendente al dolce.

La farina di riso:
è una farina priva di glutine e proprio per questo necessita di essere miscelata alla farina di frumento, in proporzione di almeno la metà. Fornisce un pane dal gusto dolcino e leggermente assomigliante alle noci.

La farina di patate:
altrimenti detta fecola, fornisce un pane con una crosta umida.

La farina di soia:
molto apprezzata per il suo alto potere nutritivo, deve essere usata addizionata alla farina di frumento in piccola proporzione. Fornisce un pane molto consistente, ricco di proteine.

La farina di ceci:
è una farina ricca che dà un sapore intenso al pane.

La farina di quinoa:
dà un pane ricco in vitamine e in altri nutrienti.
Per quello che riguarda le farine, un elemento da tenere di conto è la freschezza.

La farina di castagne:
farina molto particolare non esattamente adatta per la panificazione... ma ha largo impiego nei dolci e quant'altro, vedi approfondimento nel post specifico
La farina di castagne si ottiene mediante la macinazione delle castagne seccate. Il prodotto migliore, ben diverso per sapore e profumo da quello industriale, è ottenuto con il metodo tradizionale dell'essiccamento sul fuoco. La migliore farina è ottenuta macinando con macine a pietra le castagne, liberate dal loro involucro esterno e prive di ogni residuo di pellicina. La farina ottenuta sarà finissima e con leggero color avorio.
Questa è un ottimo alimento, ricco di carboidrati e sali minerali; non contenendo glutine è ottimo sostituto della farina di grano per chi soffre di celiachia. 


farina di semola di grano duro

Una farina vecchia non darà mai un pane buono, e soprattutto, se si tratta di farina che contiene una parte di germe può irrancidire facilmente.

A questo dobbiamo aggiungere la possibilità che ne farina si annidino degli insettini (per evitarli provate ad inserire una foglia di alloro all'interno del sacchetto) e questo è uno dei motivi (oltre che per fornire una buona areazione)
a questo proposito si consiglia di setacciare sempre la farina prima dell'ultilizzo

Quando acquistate la farina, tenetela ad una temperatura non superiore ai 20 gradi centigradi, chiudetela in un contenitore a chiusura ermetica o inserite il sacchetto di carta all'interno di un sacchetto in plastica ben chiuso

qui si parla di pane ... ma tenuto conto che il pane è fatto di farina ed acqua credo che si possa fare le svariate prove con le torte dolci miscelando a seconda delle esigenze..... a breve vedremo di sviluppare ancora meglio l'argomento, lu

Il bulgur, noto anche come boulghoul, boulgour, bulghur o bulghul, è un alimento molto diffuso in Medio Oriente costituito da frumento integrale sottoposto a un particolare processo di lavorazione: i chicchi di frumento cioè vengono prima cotti al vapore e quindi fatti seccare, per essere poi macinati e ridotti in piccoli pezzetti. Poichè possiede le stesse caratteristiche nutrizionali del frumento integrale, il bulgur è una buona fonte di fibre, vitamine del gruppo B, fosforo e potassio; inoltre ha, come tutti i cereali integrali, un elevato potere saziante.
Esistono diverse varietà di bulgur distinte in base alla grandezza dei pezzi: i formati più grandi si prestano alla preparazione di minestre, mentre quelli più piccoli sono più adatti per preparare piatti freddi e insalate. In ogni caso il bulgur, come il più noto e diffuso cous cous, non richiede una vera e propria cottura: basta metterlo in un contenitore, versarvi sopra dell’acqua bollente e lasciare che si reidrati per un tempo variabile da 10 a 30 minuti a seconda della grandezza dei pezzi.
Analogamente a quanto detto a proposito dell’amaranto, anche il bulgur è poco diffuso nel nostro paese; infatti a differenza di quanto accade in altri paesi europei come la Germania, dove è facilmente anche nei supermercati, in Italia è possibile acquistarlo esclusivamente nei negozi specializzati in alimentazione biologica e cibi etnici e in erboristeria.
Quanto alle proprietà nutrizionali, il bulgur è ricco di carboidrati, proteine e fibre, a fronte di un contenuto piuttosto ridotto di grassi, e apporta 342 Kcal per 100 grammi di prodotto.
note estratte da :http://www.dietaland.com

nota sulla forza delle farine di grano tenero

nota sulle farine che ho preso qui da cibo360.it
Fino a 170 W (farine deboli)
Farine per biscotti, cialde, grissini, piccola pasticceria. Assorbono circa il 50% del loro peso in acqua.

Da 180 ai 260 W (farine medie)

Farine per impasti lievitati che necessitano di una media quantità di acqua (o altri liquidi) come pane francese, all’olio o alcuni tipi di pizza. Assorbono dal 55%-65% del loro peso in acqua e sono quelle più usate comunemente in pizzeria.

Da 280 ai350 W (farine forti)

Farine per impasti lievitati che necessitano di una elevata quantità di acqua (o altri liquidi) come babà, brioches, pasticceria lievitata naturalmente e pizza. Assorbono circa il 65% 75% del loro peso in acqua.

Oltre i 350 W (farine speciali)

Farine prodotte con grani speciali, soprattutto Americani, Canadesi (come la Manitoba) usate per rinforzare le farine più deboli o per produrre pani particolari. Assorbono fino al 90% del loro peso in acqua.

Purtroppo il W non viene riportato nelle farine per uso domestico, quindi l'unico dato per scegliere la farina è quello relativo al contenuto in proteine. Più elevato è questo valore, maggiore è l'attitudine alla panificazione.

Rivolgendosi a forni o pasticcerie, o a negozi di granaglie, è possibile acquistare farine classificate secondo il W.

Zuppa invernale di ceci con orzo e farro

Zuppa invernale di ceci con orzo e farro

vista la giornata uggiosa e bigia bigia.... mi è venuta voglia di una zuppina per consolarmi un po'... quindi......


Zuppa invernale di ceci con orzo e farro ricetta primi piatti

Zuppa invernale di ceci con orzo e farro

venerdì 21 ottobre 2011

Schiacciata fiorentina


ed anche se non è tempo di carnevale, perchè questo dolce fiorentino viene preparato per questa ricorrenza, ecco direttamente dalle cucine della nostra Cecilia questa prelibatezza... così avete modo di provarla e sperimentarla prima della data ^^


Ingredienti:

250 gr farina 00
120 gr di zucchero
80 gr olio d'oliva
150 gr di latte
scorza grattugiata di un'arancia
1 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale
burro e pangrattato per la teglia
zucchero al velo

Lavorare bene le uova con lo zucchero, poi aggiungere un po' alla volta tutto il resto e lavorare bene.
Ungere una teglia rettangolare, foderarla di pangrattato.
Cuocere 35 minuti a 160 gradi in forno ventilato.
Far raffreddare, ricoprire di zucchero al velo.

giovedì 20 ottobre 2011

Paté di ceci e Hummus


autunno tempo di legumi... abbiamo ottimi spunti anche dalle cucine di altri paesi, oggi vi propongo una salsa in 2 versioni, una nostra ed una dal Marocco....


ingredienti
gr 200 di ceci lessati
2 cucchiai di olio ext
1 spicchio d'aglio fresco
sale e pepe q.b.
1 ciuffo di prezzemolo fresco
cipolla bianca

procediamo
Passare i ceci e porli in un tegame a fuoco lento, finché non otterremo una crema ben densa
spegnere il fuoco continuando a mescolare
Lasciare riposare in frigorifero per 2 ore.
Prima di servirla preparare un battuto molto fine con cipolla, prezzemolo e aglio ed aggiungerlo alla crema mescolando il tutto per qualche minuto.
Aggiustare di sale e pepe e servire a temperatura ambiente con un filo d'olio crudo

c'è una preparazione molto simile (Hummus) nella cucina marocchina che differenzia solo per
ingredienti:
200 gr di ceci lessati
succo di mezzo limone
1 spicchio d'agli
40 gr d'olio d'oliva
peperoncino a piacere
tahin (pasta di sesamo) a piacere

e procediamo nello stesso modo unendo tutti gli ingredienti e lasciamo riposare prima di servire