È uno dei più classici e antichi esempi del mangiare di strada dei Palermitani. In Sicilia, ma in particolare a Palermo, questo semplice e prelibato panino imbottito lo possiamo trovare facilmente, in ogni angolo di strada, nelle friggitorie (panellari). C’è da considerare che quelli da noi chiamati semplicemente “panellari”, sono la continuazione di un mestiere antico di secoli,dal tempo dei saraceni . In quel periodo di occupazione araba a loro seguito giunsero anche gli Ebrei bravi nell’utilizzo dell’olio. Gli ebrei abili commercianti aprirono già allora friggitorie capace di offrire (piccoli pesci, melanzane, carciofi, broccoletti e ciambelle di loro tradizione . Con l’editto del 1250 circa da parte dell’imperatore Federico II della chiusura dei forni pubblici, perché erano gestiti da discendenti dei saraceni. I nostri amici genovesi che avevano una rappresentanza commerciale in città ,siamo al tempo delle città marinare, con la chiusura dei forni pubblici non potevano più portare a infornare il loro piatto favorito,la farinata.( I forni arabi erano bassi e a bocca larga,cosa che non avevano i forni privati piccoli,con una piccola entrata.) Visto che questi magazzini ai tempi erano vicino al ghetto, colsero l’occasione di provare a friggere questo impasto che veniva versato in una forma di creta detto pane ,per dare una certa misura costante e quindi fritto. Prendendo nome dalla forma e quindi panelle. Conclusione le panelle sono la conseguenza politica della trasformazione della farinata Ligure.
nota di Nicolò Cisarò
Ingredienti:
500 grammi di farina di ceci
1,5 litri circa di acqua
Sale e pepe q.b
Un ciuffo di prezzemolo tritato
Olio di semi per friggere
Procedimento:
Far sciogliere a freddo la farina di ceci,con sale e pepe.
Passare l’impasto in setaccio per evitare grumi.
In un tegame,cuocere a fuoco basso,mescolando continuamente per evitare che l’impasto si attacchi alle pareti,sino a giungere a una crema morbida e compatta,infine aggiungere a fuco spento il prezzemolo.
Non essendo dei bravi panellari , verseremo in una terrina oliata il composto per farlo raffreddare lisciando bene la superficie.
una volta raffreddato, con un coltello lungo e piatto, taglieremo delle fattine di circa 4 mm….che poi andremo a friggere in olio bollente..
;)
Per una buona riuscita, versate il composto in una latta di olio di semi,fare raffreddare e addensare, poi aprite la parte chiusa e spingete il composto,con una lamina di coltello tagliate delle fette tonde e uniformi....
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