venerdì 9 dicembre 2011

Carciofi alla giudia

I carciofi alla giudia sono un tipico contorno della gastronomia Laziale, in particolar modo della cucina romanesca, quindi della città di Roma dove questo piatto è stato inventato.
E' un piatto classico, molto conosciuto e stimato, semplice da preparare ma allo stesso tempo capace di esaltare l'aroma e il sapore di questo ortaggio.
La storia di questo piatto ci riporta indietro nel tempo e nello spazio, nel ghetto ebraico di Roma.
Qui, le massaie Ebree, utilizzando la "mammola" romana, ovvero il carciofo tipico del Lazio, preparavano questo piatto semplice ma gustoso che veniva mangiato in particolar modo nel periodo della ricorrenza di Kippur (o anche festa dell'espiazione, giorno di digiuno totale, in cui ci si astiene dal mangiare, dal bere e da qualsiasi lavoro o divertimento e ci si dedica solo al raccoglimento e alla preghiera).
Dopo avere passato 24 ore di digiuno, gli Ebrei solitamente mangiavano i carciofi che per questo motivo furono chiamati "alla giudia".
I Carciofi alla giudia sono caratteristici per la loro particolare forma aperta, a rappresentare un fiore. Una volta pronti sembrano veramente dei fiori dorati ben disposti sui piatti.


Ingredienti:

4 carciofi,
prezzemolo,
olio per friggere,
sale e pepe.


Procedimento:
Dopo di che toglieteli dall'acqua, scolateli, asciugateli e batteteli l'uno contro l'altro per far si che le foglie comincino ad aprirsi.
A questo punto, condite l'interno dei carciofi con sale, prezzemolo ed abbondante pepe e lasciateli riposare per qualche minuto per far si che si insaporiscano per bene prima della cottura.
Fate scaldare in un tegame dell'olio, poi mettete a cuocere i carciofi, rigirandoli spesso e con una certa frequenza. Durante la cottura fate attenzione a non far riscaldare eccessivamente l’olio, cercate di mantenerlo sempre a temperatura costante, quindi cuocete per 7- 10 minuti, tempo necessario affinchè cuociano senza però diventare troppo molli.
Toglieteli dall'olio, lasciateli raffreddare in un vassoio per una ventina di minuti e, con il pollice, aprite le foglie dall'interno verso l'esterno a mo' di fiore in modo che assumano la caratteristica forma a "rosa sbocciata".
Versate di nuovo olio in una padella e mettete a friggere i carciofi a fiamma vivace, uno alla volta a testa in giù, premendoli leggermente verso il basso per far si che si friggano anche all'interno.
Quasi a fine cottura, spruzzate i vostri carciofi con un pò d'acqua o vino, affinchè risultino più croccanti.
Una volta fritti, togliete i carciofi dalla padella e metteteli ad asciugare su un foglio di carta assorbente e quando tutti i carciofi saranno pronti, scolateli, asciugateli per bene e condite il cuore con prezzemolo, sale e pepe.


3 commenti:

  1. Un classico, ma sai che non l'ho mai fatto???? Essì che ne ho tanto sentito parlare. . . devo rimediare, grazie!!!!!

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  2. Complimenti, veri carciofi alla giudia,manca solo l'aglio ,che nelle vecchie ricette veniva fatto soffriggere assieme per dare sapore.

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  3. grazie Nicolò, è vero... a molti non piace... io lo metto di certo XD ... mio marito dice sempre che se riuscissi a trovare il modo lo metterei anche nei dolci XD

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