sabato 29 ottobre 2011

Maloreddus alla mediterranea

I malloreddus o gnocchetti sardi, sono senz'altro la più classica delle paste sarde
fatti semplicemente con acqua e farina si arricchivano di zafferano nei giorni di festa
pasta dell'antica tradizione la cui origine è da ricercarsi nella cultura millenaria della coltivazione della coltura del grano ed alla produzione di zafferano dell'isola
Il termine malloreddu è un diminutivo di malloru, che in sardo significa toro: maloreddus vuol dire vitellini e l'origine di tale nome deriva da un'espressione contadina e nel loro immaginario  paragonato a piccoli vitelli inteso per una cosettina cicciotta 
La loro lavorazione avveniva impastando la semola di grano duro con l'acqua e come oggi, come per gli gnocchi più conosciuti, si formavano  delle listarelle arrotolate di pasta  le quali venivano tagliate a dadini dai quali si otteneva la forma schiacciando i cubetti di pasta infarinata contro l'estremità di un cesto in paglia, detto su ciuliri (il setaccio)  
ottimi con ogni tipo si sugo vediamoli in questa versione


Maloreddus alla mediterranea

Maloreddus alla mediterranea


ingredienti

400 gr. maloreddus 
1 kg vongole
400 gr.funghi porcini
300 gr. pomodoro fresco
un bicchiere di olio evo
1 spicchio aglio
prezzemolo
basilico
sale
peperoncino


maloreddus


procediamo
Spurgate per una notte le vongole in abbondante acqua, meglio se salata , mettetele in un tegame fino a che non saranno tutte aperte, sgusciatele e e mettetele da parte con un pò del loro liquido di cottura filtrato 
fate un concassè di pomodoro fresco, pulite i funghi e trifolateli con l'aglio, l'olio e il prezzemolo
saltate leggermente funghi e le vongole in una padella capiente con poco olio e peperoncino.
Scolate i maloreddus cotti in acqua salata ed unitela in padella col condimento  aggiungendo anche il pomodoro fresco 
servite spolverato di pecorino

Maloreddus alla mediterranea
Maloreddus alla mediterranea

5 commenti:

  1. per le vongole va precisato che devono essere aperte a parte in un tegame capace di contenerle
    una volta aperte il brodo va filtrato
    la sabbia e sempre in aguato per le vongole che non si aprono toglietele dal tegame e provate ad aprirle in un piatto a parte per evitare brutte sorprese

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  2. TI HO SCOPERTO PER CASO MA ADESSO NON TI PERDERò PIù DI VISTA CARA LUISELLA A PRESTO sIMMY

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  3. ciao Pietro è vero quello che dici, non abbiamo fatto il collegamento, sul link della preparazione dei bivalvi da consigli, grazie della precisazione.
    @a Simmy, benvenuta siamo contenti di averti con noi

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  4. La ricetta accattivante, da provare!! Ti abbraccio e buon ponte!

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  5. Ma guarda che bella ricettina..ho sentito l'odore dei funghi e sono arrivata qui, però sai che non l'ho mai abbinata alle vongole? Mi sembra un ottimo abbinamento, grazie e buon w.e.!

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