Originario dell'Impero Bizantino, quindi in Medio Oriente, in Turchia ancor oggi si prepara la baklava.
Si è quindi largamente diffuso con il nome di Strudel dall'Impero austro-ungarico in tutto il mondo a partire dalla metà del XIX secolo arrivando dalla Turchia in Ungheria dove cambiò il suo nome in quello attuale
Entrando da Vienna alle cucine della repubblica delle Tre Venezie
lo strudel divenne un dolce tradizionale di tutte le valli alpine del nord est italiano, insieme a tanti altri elementi tipicamente tirolesi come lo speck, i canederli (knodel) e il pane di segale.
la ricetta:
Strudel trentino di mele
ingredienti:
Per la pasta:
- - g 350 farina
- - g 70 burro
- - 2 cucchiai di zucchero
- - 3 uova
- - un pizzico di sale
- (oppure un foglio di pasta sfoglia)
per il ripieno:
- Kg 1 mele renette
- - g 100 uvetta sultanina
- - g 50 pinoli (e/o altri tipi di frutta secca pestati grossolanamente)
- - 4 cucchiai circa di pangrattato (oppure pezzetti di pan di spagna)
- - 2 cucchiai di zucchero
- - g 50 di burro
- - cannella in polvere
- - zucchero a velo
prepariamo lo Strudel trentino
Prepariamo la pasta unendo alla farina un pizzico di sale, il burro, le uova, tre cucchiai di zucchero e un po' d'acqua tiepida quindi procediamo con l'impasto che dovrà risultare liscio ed omogeneo e che metteremo a riposo per circa mezz'ora.
Nel frattempo mettiamo a bagno l'uvetta con un po' di rhum o di acqua tiepida
In una padella tostiamo il pangrattato con il burro e lo zucchero, il composto dovrà risultare ben biscottato ma non troppo questo serve per far assorbire l'umidità delle mele in cottura
Affettiamo le mele a fette (sottili o meno a seconda di come deciderete di confezionarlo)
stendiamo bene la pasta su un canovaccio infarinato e andiamo a farcirla con tutti gli ingredienti disponendo per primo il pane biscottato (o il pan di spagna)
andiamo ad arrotolare il tutto, se avete difficoltà in questa fase vi aiutate con un canovaccio infarinato.
Tempo di cottura
Spennelliamo il tutto ancora con l'uovo ed inforniamo a forno caldo 180° per 25 minuti
lasciamo raffreddare e serviamo a fette
carissima, bellissimo post e delizioso dolce, preparato a regola d'arte!! adoro lo strudel e mi hai dato un sacco di informazioni interessantissime! grazie!
RispondiEliminaGemma grazie dei complimenti una fettina e lì che ti aspetta =)
RispondiEliminaLa pasta, è importante, bisogna "tirarla" al massimo e se la si spalma con del burro liquefatto, poi, la si può tirare da sotto, con i pugni chiusi, facendo attenzione a non romperla...e se i contorni della pasta sono più doppi si possono schiacciarli con le dita oppure eliminarli. Senza questo accorgimento la pasta resterà spessa e si sentirà, mentre la si mangia, come qualcosa di bollito e non piacevole.
RispondiEliminaAdriano il tuo commento è un ottima precisazione ad un passaggio che per noi è normale che però va spiegato a chi non è pratico a certe lavorazioni, siamo felici che tu ci segua alla prossima......
RispondiEliminache buono ! Un bacione...
RispondiEliminaDiavola di una tentetrice 3:! Un bacione
RispondiEliminaMolto buono il tuo strudel! Un bacione
RispondiEliminaragazze tutto merito di Corrado... è davvero un mito coi dolci ^^ per fortuna perchè io non li so fare molto bene 8)
RispondiEliminaBellissima storia, ed anche la ricetta,lo strudel è un dolce buonissimo!!!!!
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