Gricia
L'antenata dell'amatriciana è la gricia (o più propriamente griscia). Secondo alcuni, il nome deriverebbe da gricio. Così era chiamato nella Roma dell’800 il venditore di pane ed altri commestibili. Un gruppo di questi era immigrato dal Cantone svizzero dei Grigioni, dando origine al termine. Secondo un'altra ipotesi questo nome deriverebbe da un paesino a pochi chilometri da Amatrice, frazione del comune di Accumoli, di nome Grisciano. La griscia era ed è ancora conosciuta come l'amatriciana senza il pomodoro, anche se differisce solo per alcuni ingredienti.L'invenzione della salsa di pomodoro ( creando l'Amatriciana) risale alla fine del diciottesimo secolo: la prima testimonianza scritta si trova nel manuale di cucina L'Apicio Moderno, scritto nel 1790 dal cuoco romano Francesco Leonardi.
Nell'800 e sino all'inizio del 900 la popolarità della pietanza a Roma si accrebbe considerevolmente. Questo avvenne a causa degli stretti contatti - a quel tempo già pluricentenari— fra la città eterna ed Amatrice. L'Amatriciana fu estremamente bene accolta e - anche se nata altrove - venne rapidamente considerata un classico della cucina romana. Il nome della pietanza in Romanesco divenne matriciana a causa dell'aferesi tipica di questo dialetto. Per quanto originaria di Amatrice, la ricetta si è diffusa a Roma e nel Lazio, diventando così uno dei piatti tradizionali della capitale e della regione. L'amatriciana esiste in diverse varianti, dipendenti anche dalla disponibilità di alcuni ingredienti. Mentre ognuno concorda sull'uso di guanciale, il pomodoro non è riportato nel manuale di Gosetti. La cipolla non è usata ad Amatrice, ma è riportata nei manuali classici della cucina romana. Sebbene nelle ricette più vecchie non venga idicato alcun grasso di cottura (o meglio, sia utilizzato il grasso del guanciale), di solito come grasso di cottura viene usato prevalentemente olio d'oliva, ma l'uso dello strutto è anche attestato.
L'uso dell'aglio soffritto in olio d'oliva prima di aggiungere il guanciale è anche possibile, mentre come formaggio può essere usato sia il pecorino romano sia quello di Amatrice (proveniente dai Monti Sibillini o dai Monti della Laga). L'uso di pepe nero o peperoncino è anche attestato.
È consuetudine condire con l'amatriciana gli spaghetti, i bucatini o i rigatoni. Gli abitanti di Amatrice condiscono con questo sugo esclusivamente gli spaghetti.
informazioni tratte da wikipedia
gricia |
ingredienti
- 300 gr di rigatoni,
- 150 gr di guanciale a fette,
- pecorino,
- olio,
- sale e pepe.
prepariamo la gricia
Cominciamo a preparare questo meraviglioso piatto romano.
Cuocere i rigatoni in abbondante acqua salata.
Nel frattempo tagliare il guanciale a striscioline ( io personalmente lo preferisco fino, in modo che il grasso si scioglie di più, ma nella ricetta originale è tagliato spesso) e farlo rosolare in olio caldo (attenzioni alle dosi dell’olio altrimenti poi la pasta vi galleggerà) per 4-5 minuti
aggiungere pepe e un pizzico di sale.
un opzione per chi lo desidera: si può sfumare con un goccino di vino bianco.
Scolare la pasta e saltarla nella padella amalgamando ben bene.
Suddividere la pasta nei piatti e cospargere abbondantemente con pecorino.
Gricia
This is a very simple recipe to make a pasta sauce that is very popular in Italy and comes from Rome. The main ingredient is “guanciale”, pork meat taken from the cheek and the throat and preserved with salt. If you can't find it, you can use “pancetta tesa”, Italian bacon, which is also preserved with salt and not smoked.
Ingredients:
300 gr rigatoni
150 gr thinly sliced guanciale (or pancetta tesa)
Roman pecorino cheese, grated
extra virgin olive oil
salt
black pepper
While you cook your pasta (rigatoni would be best, but you might want to use different kinds), heat a few tablespoons of olive oil in a pan, and brown the guanciale, cut in strips, for 4 or 5 minutes. Add a little salt, and some freshly ground black pepper. If you like, you can also add a tablespoon of white wine and stir until it evaporates. Drain your pasta, put it in the pan, and stir for a few seconds. Remove from the fire, serve in plates adding a handful of grated pecorino cheese on each dish. Your gricia is ready!
As you can see, the recipe is very simple, but it's very popular and very tasty. Make sure you use first quality ingredients, though.
c'è chi si barrica dietro ad un "non si può assolutamente variare" in parecchi piatti tradizionali e contesi... sappiamo bene però che in moltissimi casi le varianti sono necessarie perchè se non si è del posto certi ingredienti non sono reperibili, inoltre alcune di esse possono rendere un piatto interessante e a volte lo rendono più appetibile per alcuni, la cucina è un arte anche aperta alle interpretazioni e se il sapore è buono ci stanno anche bene...
RispondiEliminase non esistesse la fantasia e la voglia di sperimentare staremmo ancora a pensare che la terra è piatta... ^^ lu
Buona buona buona! Ma farla con la pancetta affumicata è reato? a me piace più del guanciale... (ma non devo dirlo a un mio amico di Amatrice perché mi cancella dai suoi amici)
RispondiEliminaVale, la pancetta tesa affumicata la si consiglia in traduzione perchè non esiste il guanciale, se la fai te lo consiglio davvero, non è reato, ma perde parecchio di sapore..^^ lu
RispondiEliminaIngredienti antichi per una ricetta attualissima.Buonaaa.
RispondiEliminaVerissimo Alba, e dai sapori antichi davvero si impara ad apprezzare la semplicità che esalta i sapori ^^
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